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Non vi accontentate? beh, ecco per voi il link del nostro prezi!  

Ringraziamenti

grazie mille a tutti i collaboratori che ci hanno aiutato a realizzare questo sito. Grazie, a Davide, per aver trovato molti di questi libri di ogni genere,  grazie  alla nostra professoressa per averci aiutato ad espandere questo nostro progetto.

E grazie a tutti quelli che vizualizzano questo blog, e un grazie più grande a quelli che lasciano un commento!

I DIECI DIRITTI IMPRESCRITTIBILI DEL LETTORE:

Di Pennac

1. IL DIRITTO  DI NON LEGGERE.

Naturalmente, “non leggere” non significa “non leggere mai“, o non ci sarebbero più lettori… ma una qualche pausa dovremo pur prendercela, no?

2. IL DIRITTO DI SALTARE LE PAGINE.

È il libro che deve essere al servizio del lettore, non il contrario, perciò se il suddetto libro è noioso in alcuni punti, il lettore deve avere tutto il diritto di saltarli.

 

3. IL DIRITTO DI NON FINIRE IL LIBRO.

Proprio non capisco coloro che finiscono a ogni costo tutti i libri che iniziano: perché sprecare tempo a leggere un libro che non ci piace, quando potremmo impiegare lo stesso tempo a leggerne uno migliore?

 

4. IL DIRITTO DI RILEGGERE.

Odio quelli che, vedendomi rileggere un libro, dicono: «Ma non l’hai già letto? Perché non ne leggi uno nuovo?» Lo so io perché non ne leggo uno nuovo, tranquillo.

5. IL DIRITTO DI LEGGERE QUALSIASI COSA.

Detesto anche coloro che criticano le scelte altrui, o che addirittura costringono a leggere un determinato libro. Ti va di leggere Guerra e Pace? Oppure Tre metri sopra il cielo? Ottimo, liberissimo di farlo.

6. IL DIRITTO DI BOVARISMO (malattia testualmente contagiosa).

Assolutamente legittimo, oltre che liberatorio, scegliere di leggere un libro per estraniarsi dalla realtà, per vivere in un mondo migliore. In mancanza di meglio, un buon libro aiuta sempre.

7. IL DIRITTO DI LEGGERE OVUNQUE.

Questo è il diritto che reclamo di più, ma che spesso mi viene negato: cosa c’è di male nel leggere sulla corriera, in attesa all'ufficio postale o dal medico, sulla brandina mezza sfondata che sta in terrazzo, a testa in giù in posizione yoga oppure… lì-dove-so-io?

8. IL DIRITTO DI SPIZZICARE.

Altro diritto indispensabile, ma che certe case editrici hanno pensato bene di rendere impossibile incartando i loro libri con la pellicola protettiva, in modo che non vi si possa sbirciare dentro prima di acquistare… Per fortuna, però, ci sono gli estratti scaricabili gratuitamente.

9. IL DIRITTO DI LEGGERE AD ALTA VOCE.

Questo è più un dovere che un diritto: il diritto dovrebbe essere “avere sempre qualcuno disposto a leggere a voce alta”. In ogni caso, non c’è niente di meglio che leggere un libro a qualcun altro o sentirselo leggere… è magico, in una parola.

10. IL DIRITTO DI TACERE.

Sante parole. Perché mai dovrebbero importare le famose “impressioni” su di un libro letto? Svelarle è come rompere l’intimità che si è creata tra libro e lettore, assolutamente da non fare.

Leggere deve essere una passione, un modo fantastico per passare il nostro tempo imparando quello che ci piace di più dei libri. Ma non deve essere un dovere.

Quante volte ci è capitato di arrivare in fondo ad una pagina senza neanche aver capito cosa abbiamo letto? Sono dei punti in cui non riusciamo a concentrarci sulla storia, dato che ci appaiono noiosi. E perché non saltarli allora?

Ci capita molte volte di iniziare un libro di cui avevamo sentito parlare molto bene, che poi non si rivela un gran che…. Quindi non siamo certo obbligati a finire quel libro! I libri servono ad insegnarci qualcosa, a farci provare emozioni, a farci ridere, commuovere, avere paura,a vivere nuove vite a ritrovarsi in un personaggio...Ma se in un libro non ci si trova niente di se stessi o se il libro non ci trasmette niente, allora tanto vale interromperlo per cominciarne uno migliore per noi.

A volte il nostro parere sui libri può cambiare con il tempo. Anzi, non “a volte”, ma SEMPRE. E non solo può cambiare il nostro parere, ma noi possiamo capire molte più cose di un libro rileggendolo ad un'altra età e mentalità. I libri sono pieni di significati nascosti, di morali ed insegnamenti, e ognuno può trovare i propri rileggendo lo stesso libro.

Tutti dobbiamo leggere ciò che ci piace. Nessuno deve imporci cosa dobbiamo leggere, perché sono i libri che scelgono noi, e noi a trarre qualcosa dai libri. Per questo nessuno deve scegliere per noi. Ma non dimentichiamoci di non valutare un libro dalla copertina, e di provarli un po' tutti, anche quelli che non ci ispirano e che magari qualcuno ti consiglia. E poi, se proprio non ci piacciono, c'è sempre il diritto numero 3, no?

A volte quando ci si sente male, o tristi, o arrabbiati, o si desidera tanto qualcosa che non si può avere, leggere un libro ci può far sentire molto meglio. Immedesimarsi un un mondo perfetto, dove si vivono avventure fantastiche, che tutti noi sogniamo di avere, può tirarci spesso su di morale.

A volte quando ci si sente male, o tristi, o arrabbiati, o si desidera tanto qualcosa che non si può avere, leggere un libro ci può far sentire molto meglio. Immedesimarsi un un mondo perfetto, dove si vivono avventure fantastiche, che tutti noi sogniamo di avere, può tirarci spesso su di morale.

MAI, e dico Mai, giudicare un libro dalla copertina. Se dovete comprarne uno, non sceglietelo MAI perché il disegno o la foto che vi trovate di fronte vi ispira. Cercate sempre di leggere le poche righe che ci sono sul retro, o la prima paginetta. Anche solo le prime frasi. È ovvio che poi quel libro potrà piacerci, come potrà non piacerci per niente, ma prima di prenderlo, cerchiamo sempre di capire di che cosa tratta, spizzicando qua e la tra le sue poche o numerose, grandi o piccole, grosse o sottili pagine. Questo ci aiuterà a capire se il libro è adatto a noi.

I libri non vanno sempre letti per conto proprio, ma condivisi anche con gli altri. C'è chi può piacere più leggerli con la mente di nascosto, isolato e tranquillo, ma ascoltare le parole scivolare dalla bocca, e il suono magico delle frasi di un libro, che riesce a trasmettere tante emozioni, è veramente straordinario, quindi perché non provare?

Certo che consigliare un libro ad un amico, o esporre un proprio commento su di esso, non è sbagliato. Ma ricordiamoci che certe cose nessuno potrà mai capirle, oltre che noi stessi. E che appunto bisognerebbe sempre tenersi per se certe impressioni su un libro.

ECCO I NOSTRI VIDEO!!

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